Il Movimento per il socialismo (MPS) esprime il suo totale sostegno ai lavoratori del settore del gesso, impegnati in una difficile lotta per il rinnovo del contratto collettivo di categoria.
I lavoratori e le loro organizzazioni sindacali sono impegnate in una difficile battaglia contro il dumping, cioè contro la tendenza al ribasso dei salari, che in questo caso si potrebbe concretizzare nella proposta padronale di inserire una nuova categoria di lavoratori (ancora al di sotto di quella dei manovali) che verrebbe remunerata con un livello salariale assolutamente inaccettabile.
Come hanno annunciato oggi le stesse organizzazioni sindacali, vi è il rischio concreto di un vuoto contrattuale che aprirebbe – anch’esso – la strada ad un dumping salariale e sociale di grandi proporzioni; per questo si prevede, se non vi sarà un mutamento nell’atteggiamento padronale, il ricorso a misure di lotta, in particolare ad azioni di sciopero.
L’MPS non può che ribadire il proprio sostegno ai lavoratori di questo settore in lotta contro il dumping salariale. E non può non ricordare come, proprio in questi giorni che precedono il voto sull’iniziativa “Basta con il dumping salariale in Ticino”, si siano tessute le lodi del cosiddetto “partenariato sociale” come alternativa alle proposte dell’iniziativa.
Questo ennesimo esempio mostra di quale pasta sia fatto il padronato e quale sia la sua concezione del cosiddetto partenariato sociale, ormai da tempo morto e sepolto sull’altare delle esigenze di redditività e di competitività delle aziende.
Un’occasione, per tutti, per riflettere sulla necessità di una svolta radicale nella lotta contro il dumping salariale e sociale nel senso indicato dall’iniziativa “Basta con il dumping salariale in Ticino”.